Quando si pensa ad un
piatto di mare il primo che ci viene in mente è il classico spaghetti alle
vongole, come fare per esaltare tutto il sapore?
Gustarli in riva al mare
potrebbe essere una soluzione, un'altra e non mi stancherò mai di ripeterlo, è la
scelta della materia prima.
Partiamo dalla scelta
delle vongole,ci sono quelle di allevamento che si riconoscono da quelle
pescate grazie alle“antenne”che sono quasi attaccate, mentre distanti per quelle pescate.
Le vongole più comuni sono
le Veraci che si trovano nel Mar Tirreno presentano striature in rilievo sul guscio e
sono più grandi, i Lupini si pescano nel Mar Adriatico, hanno una forma più
tonda e sono lisce sul guscio a differenza delle Veraci queste ultime non si
trovano allevate.
Vado contro tendenza ma
quelle che preferisco sono i Lupini, li trovo decisamente più saporiti e delicati
allo stesso tempo.
Per la pasta rimango
fedele alle tradizioni, spaghetti a vongole nasce a Napoli anche se oggi lo
troviamo in ogni paese del mondo, e a Napoli venivano utilizzati i vermicelli,
uno spaghetto più spesso, io in particolare ho scelto lo Spaghettone n 03 di Benedetto Cavalieri.
Formato classico della
tradizione italiana (diametro 2,5 mm). Richiede una speciale miscela di semole;
semole di grani duri coltivati nelle soleggiate e ventose colline del
sud.
Lo spaghettone si ottiene con una trafila, costruita in una speciale lega di bronzo, con fori fresati ad imbuto per dare una pressione delicata nel momento in cui l’impasto prende la sua forma.
L’essiccamento a bassa temperatura per circa 40 ore, permette una perfetta osmosi tra carboidrati e proteine; si ottiene così una equilibrata cottura dal nucleo alla superficie, una “deliziosa masticabilità” ed un perfetto amalgama con i condimenti
Lo spaghettone si ottiene con una trafila, costruita in una speciale lega di bronzo, con fori fresati ad imbuto per dare una pressione delicata nel momento in cui l’impasto prende la sua forma.
L’essiccamento a bassa temperatura per circa 40 ore, permette una perfetta osmosi tra carboidrati e proteine; si ottiene così una equilibrata cottura dal nucleo alla superficie, una “deliziosa masticabilità” ed un perfetto amalgama con i condimenti
Tempo
di cottura: 15-16 minuti… ma “ne vale la pena!”
Ingredienti:
per 4 persone
400g Spaghettoni Benedetto Cavalieri
1 Kg di Lupini
1 Spicchio d' aglio
1 Mazzetto di prezzemolo fresco
1 Acciuga sotto sale
Olio extravergine di oliva q.b.
Pepe nero q.b.
Sale grosso integrale di sicilia
Preparazione:
Controllare le vongole se contengo sabbia, eliminare quelle con il guscio rotto, una volta selezionate ponetele nel colapasta con una ciotola sotto e sciacquare per bene finchè non sarà più presente la sabbia nella ciotola.
Prendete una padella capiente, riscaldatela e versateci l'olio, lo spicchio d'aglio e l'acciuga spezzettata, (utilizzo l'acciuga o la pasta d'acciuga per dare più sapore ai piatti di mare) una volta pronto il soffritto versateci le vongole e coprire con un coperchio.
Spegnere il fuoco quando le vongole si saranno aperte tutte (non più di 5 minuti per non compromettere la tenerezza del frutto).
Scolate le vongole e mantenere il sugo per il condimento.
Salate abbondante acqua e portarla a bollore, lo spaghettone di Benedetto Cavalieri richiede una pentola molto grande.
Terminata la cottura della pasta versatela nella padella contenente il sugo e mandatela a fuoco basso, questo procedimento è fondamentale per far si che gli spaghetti rilascino tutto l'amido andando a formare una cremina fantastica, sembrerà come se aveste aggiunto la panna!!!
Servire la pasta ben calda non prima di aver aggiunto al piatto le vongole messe da parte in precedenza il prezzemolo tritato e una spolverata di pepe.
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